Aprire un bar da zero richiede una pianificazione attenta e una comprensione approfondita dei costi e delle procedure coinvolte. Innanzitutto, è essenziale ottenere le licenze necessarie, tra cui quella sanitaria e quella commerciale. Il processo burocratico può essere complesso e variare a seconda della località, analogamente ai costi iniziali includono l'affitto o l'acquisto del locale, l'acquisto delle attrezzature, la predisposizione di un sistema di ordinazione e pagamento, l'arredamento e le forniture.
È inoltre necessario considerare le spese operative come le utenze, gli stipendi del personale e le materie prime. Pianificare accuratamente il budget e ottenere eventuali finanziamenti sono passi cruciali per garantire il successo dell'impresa.
Cosa serve per aprire un bar da zero?
Per aprire un bar da zero, è necessario seguire una serie di passaggi fondamentali che vanno dalla pianificazione alla realizzazione pratica. Innanzitutto, è essenziale sviluppare un business plan dettagliato che delinei il concept del bar, il target di clientela, la strategia di marketing e le previsioni finanziarie. La scelta della location è cruciale: un'area con alto traffico pedonale, visibilità e accessibilità può fare la differenza nel successo dell'attività.
Dal punto di vista burocratico, è necessario ottenere diverse autorizzazioni e licenze, tra cui la licenza commerciale, l'autorizzazione sanitaria e, se si intende vendere alcolici, la licenza per la somministrazione di bevande alcoliche. Bisogna anche tenere conto e rispettare le normative locali in materia di sicurezza sul lavoro e igiene alimentare: potrebbe essere necessario frequentare corsi specifici e ottenere certificazioni.
L'allestimento del locale richiede una particolare attenzione: bisogna investire in arredi funzionali e attraenti, nonché in attrezzature professionali come macchine per il caffè, frigoriferi, e sistemi di pagamento efficienti. SumUp, ad esempio, offre soluzioni di pagamento versatili e convenienti che possono facilitare la gestione dei pagamenti elettronici, un aspetto sempre più rilevante nel settore della ristorazione.
Un altro elemento chiave è la selezione del personale: è importante assumere baristi qualificati e personale di sala con esperienza, che sappiano garantire un servizio di qualità e creare un ambiente accogliente per i clienti. La formazione continua del personale è altrettanto essenziale per mantenere alti standard di servizio.
Infine, la promozione del bar è un asset da non sottovalutare per attirare clienti. L'utilizzo dei social media, campagne pubblicitarie locali e collaborazioni con influencer possono aumentare la visibilità e creare un pubblico fedele. Offrire eventi speciali, promozioni e un programma di fidelizzazione sono strategie efficaci per mantenere l'interesse dei clienti nel tempo.
I costi che deve affrontare un bar
Gestire un bar comporta una serie di costi iniziali (spese di avviamento) e altri fissi che devono essere attentamente pianificati per assicurare la sostenibilità dell'attività. Tra i costi iniziali più significativi vi sono quelli legati all'acquisto o all'affitto del locale, spesso influenzati dalla posizione strategica scelta. A questi si aggiungono quelli per la eventuale ristrutturazione e l'allestimento del bar, che comprendono l'acquisto di arredi, attrezzature professionali come macchine per il caffè, frigoriferi e lavastoviglie, oltre all'acquisto di stoviglie e utensili.
Un'altra voce di spesa importante è rappresentata dalle licenze e autorizzazioni necessarie per operare, tra cui la licenza commerciale, l'autorizzazione sanitaria e, se necessario, la licenza per la somministrazione di alcolici. Questi costi possono variare significativamente a seconda delle normative locali e della complessità del processo burocratico.
Per quanto riguarda i costi fissi bisogna considerare:
spese per il personale, che comprendono salari, contributi previdenziali e costi per la formazione continua;
approvvigionamento delle materie (food cost) prime come caffè, bevande, cibi e ingredienti vari, che devono essere gestiti con attenzione per evitare sprechi e garantire la qualità del servizio offerto;
utenze (acqua, luce, gas);
manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e del locale.
gestione dei pagamenti, investire in un sistema POS (Point of Sale) efficiente è essenziale per facilitare le transazioni e migliorare l'esperienza del cliente. Soluzioni come quelle offerte da SumUp permettono di accettare pagamenti elettronici con commissioni flessibili e senza costi nascosti, contribuendo a ridurre le spese operative e migliorare la gestione del flusso di cassa.
I sistemi di pagamento Nexi offrono una gamma completa di soluzioni ideali per i bar, garantendo efficienza e versatilità nella gestione delle transazioni. Tra i principali strumenti disponibili, vi sono i POS appartenenti alla gamma SmartPOS, che combinano funzionalità avanzate di pagamento con la gestione integrata delle comande e delle operazioni di cassa. Questo sistema permette di accettare tutte le principali carte di credito e debito, inclusi Visa, Mastercard e PagoBANCOMAT, con commissioni competitive e ridotte per transazioni di piccolo importo.
Nexi fornisce anche il servizio Pay-by-Link, che consente ai bar di inviare link di pagamento via email, SMS o social media, facilitando il pagamento a distanza. Inoltre, l'integrazione con soluzioni digitali come la vetrina online permette ai bar di gestire ordini per asporto e delivery in modo semplice e sicuro.
Infine, è fondamentale prevedere un fondo per eventuali imprevisti o emergenze al fine di garantire la continuità operativa del bar.
Ottenere la licenza per aprire un bar
Per ottenere la licenza per aprire un bar in Italia bisogna percorrere un iter burocratico e rispondere a requisiti normativi che assicurano la conformità alle leggi vigenti. Prima di tutto, è necessario verificare il possesso dei requisiti morali e professionali che possono includere la frequenza di un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) o, in alcune regioni come il Lazio, un percorso PIA (Percorsi Integrati Assistiti).
Successivamente, bisogna ottenere le certificazioni necessarie, come l'attestato HACCP, che dimostra la conoscenza delle norme igieniche e di sicurezza alimentare: in questo senso è fondamentale individuare un locale con destinazione d'uso commerciale e conformità alle normative edilizie, urbanistiche e igienico-sanitarie stabilite dall'ASL competente.
Trattandosi di un’attività a tutti gli effetti, l'apertura del bar richiede anche l'iscrizione alla Camera di Commercio, l'apertura della Partita IVA e la registrazione presso INPS e INAIL per le pratiche previdenziali e assicurative. Un passaggio cruciale è la presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) tramite lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), che permette di avviare l'attività senza attendere i tempi precedentemente necessari per altre autorizzazioni.
Infine, è consigliabile rivolgersi agli sportelli dedicati alla creazione e allo sviluppo d’impresa presso le Camere di Commercio locali per raccogliere tutte le informazioni necessarie e verificare se esistono opportunità di finanziamento agevolato o a fondo perduto.