5 dicembre 2023

Tecnologia NFC: cos’è e a cosa serve

pagamenti nfc

Grazie alla tecnologia NFC scambiare dati tra due dispositivi, come smartphone o tablet, non è più un problema. Ogni device dotato di chip NFC può inviare e ricevere dati verso un altro dispositivo, purché si trovi a distanza ravvicinata e abbiano entrambi il sistema di comunicazione NFC attivato.

I file viaggiano da un dispositivo all’altro attraverso una rete peer-to-peer di tipo bidirezionale, che funziona a corto raggio e permette di evitare l’utilizzo del Bluetooth. Vediamo allora a cosa corrisponde la sigla NFC, come funziona e quando serve.
 

NFC: cosa significa e come funziona?

Con la sigla NFC si fa riferimento alla tecnologia Near Field Communication, molto utile quando gli utenti hanno necessità di inviare dei dati da un dispositivo ad un altro. I dispositivi comunicano tra loro in modo bidirezionale attraverso la rete wireless.

Visto che si tratta di una comunicazione bidirezionale, ciascun dispositivo non solo trasmette dati, ma può anche riceverli. Il trasferimento dei file avviene ad una velocità di 424 kbit al secondo ed è molto più semplice, ad esempio, rispetto all’invio di dati tramite e-mail o le app di messaggistica.

La tecnologia NFC rende quindi possibile la comunicazione in prossimità, a patto che i dispositivi si trovino ad una distanza non superiore a 10 centimetri. In genere è consigliabile tenere i dispositivi ad una distanza di 3 o 4 centimetri l’uno dall’altro e attendere che il trasferimento sia completo.

Tecnologia NFC: a cosa serve?

Connettere due dispositivi tramite NFC è utile per trasferire dati da un dispositivo ad un altro, senza utilizzare cavi o senza inserire delle credenziali d’accesso. Rispetto al Bluetooth, la tecnologia NFC permette di identificare, autenticare ed associare i due dispositivi in modo del tutto automatico.

PIN e password non servono per il trasferimento dei dati, ma è sufficiente che i dispositivi dotati di tecnologia NFC vengano avvicinati tra loro. La vicinanza tra i due device e l’attivazione dei dispositivi per ricevere e inviare dati, presuppone che il trasferimento tramite NFC avvenga effettivamente da chi intende eseguire quest’operazione.

La maggior parte dei dispositivi mobili, come smartphone, tablet, notebook e alcuni dispositivi Bluetooth, sono dotati di un chip per la connessione NFC. Quei dispositivi nativamente sprovvisti di apposito chip possono invece utilizzare delle SIM o microSD dotate di chip NFC.

Applicazioni pratiche della comunicazione NFC

La situazione più comune in cui può risultare utile la comunicazione tramite NFC è il trasferimento di file, come immagini, audio e documenti. Così, chi vuole inviare un file ad un amico, può farlo in pochi secondi e senza ricorrere a Bluetooth, app di messaggistica o e-mail.

Il trasferimento di file è un aiuto prezioso quando si vuole inviare un’immagine ad una stampante. Allo stesso modo, le foto si possono trasferire in un attimo dalla fotocamera digitale allo smartphone o al notebook. Le possibilità sono infinite!

Sebbene il trasferimento di dati sia la principale applicazione della tecnologia NFC, non è l’unica. Per collegare lo smartphone agli auricolari Bluetooth, bisognerebbe attivare il Bluetooth, cercare i device, identificarli e inserire il PIN. Collegare smartphone e auricolari tramite NFC è invece molto più facile e veloce.

La tecnologia NFC è molto utilizzata anche nei pagamenti tramite smartphone. Tutte le volte che completi un pagamento tramite Apple Pay e Android Pay, utilizzi la comunicazione NFC. Il trasferimento di denaro è immediato e anche questo gesto quotidiano diventa più semplice.