Il trasferimento di denaro sarà sempre più digitale, anzi, addirittura "invisibile". E i vantaggi che spingono verso questa innovazione sono davvero notevoli: istantaneità del pagamento, semplicità di uso e sicurezza. Il portafoglio si trasferisce direttamente sul web e, al posto della firma, bastano l’impronta digitale o il riconoscimento vocale. Il tutto grazie a una sofisticata combinazione di tecnologie che dai Pos di ultima generazione ai software di gestione di cassa, passa attraverso le carte fedeltà e le app, fino ad arrivare ai sistemi più evoluti di riconoscimento vocale del cliente. E questo già succede ogni giorno quando clicchiamo sul pulsante ‘Compra ora’ mentre navighiamo con lo smartphone su un sito di e-commerce, quando chiediamo ad Alexa di procedere con un acquisto su Amazon o, semplicemente, paghiamo il parcheggio da un’app.
I servizi alla mobilità
La presenza di questi sistemi di pagamento in realtà è presente nel nostro quotidiano già da anni. Basti pensare a Telepass che "smaterializza" il denaro e permette di pagare pedaggi, posteggi, carburante e accesso a ZTL senza scendere dall'auto e senza toccare smartphone o carta di credito: è il sistema di riconoscimento del veicolo che fa scattare in automatico il pagamento. Più recente è l'avvento di Uber, che ha rivoluzionato il mercato del trasporto con conducente, adottando un sistema con cui si ordina il servizio, ci si fa portare alla destinazione desiderata e si scende dall’auto senza fermarsi a pagare il driver perché Uber gestisce il tutto in automatico e in totale trasparenza basandosi sui dati inseriti nel proprio profilo utente. E l'elenco si allunga ogni giorno con società di vendita di servizi di car sharing come EnJoy, di bike sharing come bikeMi, di fitness come Gympay, e di parking come myparking.it.
Mangiare con un click
Un altro settore in cui questi sistemi di pagamento invisibili si stanno affermando è quello del food delivery e dei supermercati. Non solo non dobbiamo più preoccuparci cosa preparare per cena ma possiamo anche dimenticarci se abbiamo contante nel portafoglio. Glovo, Deliveroo e Foodora sono le realtà più affermate anche in Italia nella consegna a domicilio dei pasti, il tutto con pochi click da smartphone: basta scegliere i piatti desiderati dal menù online e parte in automatico il tracking immediato dell’ordine, con il gestore che già conosce il nostro indirizzo e la carta collegata al profilo personale. In alcune realtà questo processo si applica anche ai più tradizionali supermercati, come negli Auchan Speedy o in alcuni punti Coop Italia, che hanno intrapreso la strada per diventare "negozi intelligenti" seguendo il capofila AmazonGo. Si sceglie un prodotto, si acquista, si esce, e il pagamento è già stato registrato in automatico senza passare dalle casse grazie alla lettura degli articoli comprati tramite smartphone collegato al Pos.
Alexa e il potere della voce
L'ultima frontiera dello shopping e del pagamento invisibile è entrata direttamente in casa grazie ad Alexa, la IA di Amazon che grazie all'opzione ‘Acquisti tramite voce’ effettua gli acquisti sullo store digitale del gigante americano solo ascoltando i nostri ordini vocali.
Instant, multichannel, integrated
Per gli esperti del settore sono queste le parole chiave dei pagamenti digitali. L'esperienza di pagamento si farà sempre più rapida fino a diventare istantanea, multicanale perché i dispositivi per i pagamenti saranno tanti e tutti in rete tra loro, e infine integrata, grazie al cosiddetto "internet delle cose" che inserisce i sistemi di pagamento direttamente negli oggetti di uso quotidiano e personali, dall’orologio allo smartphone. Tutti questi esempi si rivolgono essenzialmente al lato consumer ma questo trend favorisce anche le aziende. Perché questi sistemi invisibili non solo permettono di tenere traccia, registrare e analizzare tutti i pagamenti, ma anche di alleggerire l’onere burocratico della gestione delle transazioni. E le tecnologie di pagamento digitali "invisibili" rispondono in pieno a tutte queste esigenze.