Una scossa per il settore farmaceutico americano è arrivata nel 2019 con l’ingresso ufficiale di Amazon nel mondo delle farmacie, a seguito dell’acquisizione della catena online PillPack e il lancio di Amazon Pharmacy. Una mossa, come spesso accade quando c'è di mezzo Amazon, che impone una riflessione al mondo retail su scala globale.
Lo scenario è in evoluzione e anche le aziende farmaceutiche europee e italiane sono chiamate a fare i conti con nuove sfide, come quella di gestire i canali fisici e quelli digitali. L'e-commerce sta infatti prendendo sempre più piede ed è destinato a ritagliarsi un ruolo di rilievo nel pharma. Per questa ragione, il mondo delle farmacie deve restare al passo e fronteggiare le trasformazioni in atto dettate dai ritmi tecnologici e dalle esigenze e abitudini dei consumatori.
Il mercato delle farmacie in Italia.
I dati di Iqvia, provider globale di informazioni in ambito sanitario, indicano che il fatturato complessivo delle farmacie italiane ha raggiunto nel 2019 i 24,2 miliardi di euro, ripartiti tra i 14,2 miliardi dei farmaci etici e i 10 miliardi dei farmaci commerciali.
Questa seconda cifra viene ulteriormente suddivisa nei diversi comparti: 3,8 miliardi di integratori, 2,3 miliardi di farmaci di autocura, 1,9 miliardi di cosmetica, 1,7 miliardi di parafarmaci e 0,3 miliardi di nutrizionale.
Le abitudini di consumo farmaceutico però si stanno spostando sempre di più su canali digitali: secondo l’Osservatorio Multicanalità, nel 2019 il 23% degli italiani ha acquistato farmaci da banco e integratori online.
Quanto vale il canale online?
Ai 10 miliardi dei farmaci commerciali contribuiscono gli e-commerce per farmacia con un fatturato di 240 milioni di euro.
Pur rappresentando il 2,4% del totale, questo numero va contestualizzato: negli ultimi anni l’online ha continuato a crescere, +60% dal 2017 al 2018 e +55% dal 2018 al 2019, in un mercato che è rimasto essenzialmente stabile, accorciando il gap tra i canali.
che nel 2020 l’e-commerce per farmacia italiano varrà 315 milioni di euro, accrescendo la sua quota di un ulteriore 27% e diventando così il terzo mercato Le stime Iqvia indicano in Europa dopo Francia e Germania.
Sempre più farmacie sono online.
Questa crescita viene sostenuta dall’incremento delle farmacie che scelgono di aprire un canale digitale per i prodotti senza obbligo di ricetta.
È il Ministero della Salute ad autorizzare i farmacisti alla vendita online di farmaci e i suoi dati ci mostrano una crescita costante degli e-commerce per farmacia, dal 2016 a oggi: a fine 2016 erano già 286, 439 nel 2017, 575 nel 2018 e 752 nel 2019, con un tasso di crescita annua medio del 38,4%.
La necessità per la farmacia di presidiare il canale online è ribadita da figure di rilievo del settore: Antonello Mirone, Presidente di Federfarma Servizi, ha affermato che il farmacista deve accettare la sfida della trasformazione digitale per mantenere il suo posto nel mercato dei prossimi anni.
I vantaggi per la farmacia.
L’apertura del canale online offre alle farmacie molteplici vantaggi che variano in funzione della realtà di riferimento.
Le farmacie rurali e quelle urbane più piccole hanno la possibilità di affacciarsi sul mercato nazionale con l’obiettivo di incrementare il turn-over dei prodotti, migliorare il potere contrattuale con i fornitori e in definitiva aumentare la propria marginalità anche al banco.
Le farmacie urbane più grandi possono invece sfruttare il loro forte potere contrattuale per sviluppare sin da subito un nuovo ramo d’azienda con volumi importanti.
Resta cruciale un supporto tecnologico adeguato che permetta al farmacista di continuare a valorizzare il proprio tempo al banco.
Nexi e i partner, perchè insieme.
Continuare ad avere un ruolo chiave nel commercio elettronico in segmenti promettenti. Va proprio in questa direzione la partnership stretta da Nexi con Farmakom e Migliorshop, aziende leader e protagoniste della trasformazione digitale di questo settore sviluppando un framework tecnologico dedicato alle farmacie in modo estremamente verticale a questo settore.
In buona sostanza, l'accordo permette alle farmacie di realizzare il proprio sito web che integra già XPay, la piattaforma di Nexi per la gestione dei pagamenti sui siti di commercio elettronico.
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